Milano olimpionica, è l'ora del tour sharing
Milano olimpionica, è l'ora del tour sharing

Dopo Firenze, Parigi e Blois, Guido sbarca a Milano con il suo tour sharing, il modo semplice, condiviso e conviviale di vivere il patrimonio culturale e conoscere nuove persone.
COSA FACCIAMO? Mettiamo in relazione guide qualificate con qualunque visitatore che abbia voglia di partecipare a un tour guidato.
IN CHE MODO LO FACCIAMO? Guido è un pò il car pooling della visita guidata, più le persone sono numerose meno la tariffa è elevata. Ogni visitatore che si iscrive ha un profilo e potrà presto guadagnare dei punti con le azioni che realizza, le visite a cui partecipa o i challenge che porta a termine.
CON CHE SPIRITO LO FACCIAMO? Lo scopo è divertirsi imparando e condividendo un tour guidato. Ad ogni fine visita, i partecipanti che lo desiderano e la guida si riuniscono per bere un bicchiere, con lo scopo di prolungare il momento, creare dei legami e chissà anche nuove relazioni.
Perchè Milano?
Capitale della finanza italiana e del mondo della moda, del design e dello sport, è en passant la seconda città d'arte più visitata d'Italia. Milano è diventata negli ultimi anni anche un laboratorio in continuo fermento di innovazione nel campo del digitale. A Milano Guido sta muovendo i primi passi e incontrando le prime guide turistiche. Tra loro c’è Marc Peven, storico dell’arte e guida autorizzata della provincia di Milano e Varese tra le più conosciute e apprezzate sul territorio. Una guida fuori dal comune che unisce una grande preparazione a uno storytelling frizzante e coinvolgente.
La sua specialità, i longobardi. Il suo cavallo da battaglia, raccontare la storia di Milano senza nessun pregiudizio.
Il primo crash-test milanese: la Milano Olimpionica
Il 28 maggio scorso in occasione della finale di Champions League, come omaggio alla storia sportiva ed epica di Milan, Marc Peven ci ha accompagnato in un viaggio di 2000 anni di battaglie sul campo: dai gladiatori dell’ Anfiteatro di via de Amicis agli atleti dell’Arena Civica Gianni Brera di Parco Sempione, passando per le quadrighe del Circo al Museo Archeologico di corso Magenta.
Il tour guidato era prenotabile con qualche clics direttamente dalla piattaforma www.iloveguido.com dalla pagina del tour dedicata. Il tema della visita guidata ha solleticato l’interesse crescente di diversi partecipanti, perlopiù locali, attirati anche da delle tariffe insolitamente popolari. Guido permette infatti una tariffazione degressiva all’aumentare del numero dei partecipanti secondo quattro goliardici scaglioni (banda, clan, tribù, orda). Per l’occasione le iscrizioni sono salite fino al terzo scaglione, la tribù, permettendo due ribassi consecutivi.
Ma chi erano questi partecipanti che si sono presentati ai blocchi di partenza di questa mezza maratona culturale? Una tribù variopinta formata da giovani e meno giovani, famiglie, amici, coppie o singoli, alcuni alla prima esperienza culturale nella loro città. Ad aspettarli c’era Marc. Nel suo briefing ricorda il programma della visita urbana: "Siete pronti a udire il clangore della spada a due lame del Celta infrangersi contro lo scudo del Trace e a conoscere la triste storia del gladiatore Urbicus? Per chi non lo sa ancora ma vuole scoprirlo, gli zoccoli dei cavalli e le ruote delle bighe in corsa rimbombano ancora in corso Magenta, sotto lo sguardo di una dea severa!" E ancora: "Nell'antichità tra il gioco e la guerra il confine era assai labile. Dove finiva l'uno e dove iniziava l'altra? E quando arrivano i barbari, che cosa accadde?" La passeggiata allora comincia facendo tappa sui punti chiave della Milano sportiva come da programma. Dopo tre ore, tanti passi, molte parole, meravigliamenti, ricordi, domande e risposte la tribù trova ristoro nel chiosco attistante l'arena civica. Tra una birretta e un panino i partecipanti prolungano in un momento conviviale quella che doveva essere solo una una visita guidata. E se, invece, la cultura è davvero qualcosa di più epico e divertente di ciò che si apprende sui banchi di scuola?
Chi scrive ha avuto di nuovo la percezione che innovare nel turismo culturale sia la chiave per riaccendere un impegno civico e un senso di appartenenza al patrimonio mondiale dell'umanità. Noi lo vogliam fare con una buona dose di ironia e d'impertinenza. A voi lettori l’invito a seguirci sui nostri canali, a parlare di noi e a sostenerci numerosi in questo challenge di un patrimonio culturale finalmente accessibile e più divertente per tutti.
La Milano Olimpionica vi ha incuriosito? Ritrovate Marc tutti gli ultimi sabati del mese iscrivendovi da qui.