Pausa pranzo con Chagall

18 dicembre 2015. Guido è tornato a Firenze per un nuovo crash test. Questa volta in cerca di bellezza nell’arena di Palazzo Strozzi. Chi sono stati i suoi protagonisti? È perchè il tour sharing potrebbe essere la via per vivere la cultura in modo più divertente e conviviale?
 
È Mariagrazia -giovane mamma specializzata nell’arte moderna- a partecipare con noi a questo test in veste di guida. La sua proposta? Pranzare con Chagall: una visita guidata alll’ora di pranzo per stuzzicare l’appetito culturale di nove curiosi avventurieri. La sua ossessione? Spiegare a tutti il
significato della mostra ‘Bellezza divina’ in corso a Palazzo Strozzi fino al 24 gennaio. La sua domanda guida? Cosa succede all’arte sacra quando incontra il modernismo e il laicismo. Sul perchè abbia adottato Guido rispondiamo con le sue parole: “Ho scelto Guido perchè credo nel potere della cultura, della condivisione sana e nella bellezza dello stare insieme”. Sia fatta la sua volontà allora.
 
Una volta che il tour è stato messo in linea su www.iloveguido.com è partito il tam tam mediatico per formare almeno una banda di cinque persone che prendesse parte al test in veste di visitatori. Con pochi click, infatti, si può dare la propria disponibilità riservando il proprio posto e attendere la conferma a numero minimo raggiunto. È esattamente quello che è accaduto questa volta! Alla vigilia della visita, i partecipanti che si erano iscritti online sono informati con un sms che la visita guidata era stata confermata e gli viene così indicato il punto esatto di ritrovo. Anche la guida, in questo caso Mariagrazia, viene informata dell'effettiva partenza del suo tour e dell’identità dei suoi followers per un rapido ceck in sul posto
 
Arriviamo così al giorno G. Alla spicciolata arrivano all’appuntamento i cinque iscritti, con biglietto della mostra in mano come richiesto dalla guida. Ma chi sono questi temerari che si ritrovano insieme per la prima volta, ad un orario proibitivo per i più? C’è Giulia, ricercatrice fiorentina, venuta insieme al suo compagno, Edo. C’è Sara, blogger curiosa e c’è Carmine, birraio d’oltrarno. Poi ci sono io, maldestro narratore delle gesta di Guido. Tutti accumunati dalla curiosità di vedere cosa Mariagrazia ci riservi, e passare un momento conviviale insieme.
 
Com’è andata? Ve lo lasciamo dire da Giulia e da Mariagrazia. “Un nuovo modo di vivere una mostra... l'imperturbabile soggetto, "Bellezza divina", tale sarebbe rimasto se la guida non ci avesse accompagnato in un atmosfera intima e familiare...“ dice Giulia. “Mi è piaciuto molto fare questa visita, dialogando con i visitatori e scambiando le proprie opinioni, non una visita in cui parlo solo io ma uno scambio e una visione della cultura passata che ancora oggi si lega e si riferisce all'attualità.” aggiunge Mariagrazia. E ci anticipa che nuove visite guidate con Guido saranno presto in calendario!
 
Ma Guido è anche risate e nuovi incontri. È quello che è accaduto ai più impavidi della banda al chiosco degli sportivi, designato da Mariagrazia, per un cin cin e un panino alla soprassata. E così è finita, con un bicchiere in mano, rimembrando sulla visita, sull’emozione vissuta davanti a un un’opera o, ancora, sullo straordinario campionato della Fiorentina. Davanti a questa scena sorseggio una spuma, mi ipnotizzo e mi chiedo se forse qualcosa di bello stia nascendo, se l’arte -e la cultura in generale- possano davvero essere trasmesse e condivise in un modo più accessibile, leggero e conviviale.
 
pranzo a fine visita
 
Vi chiedete se Chagall avrebbe mai approvato questo pranzo? Non vi resta allora che provare anche voi questo tour. Venerdì 15 ultima data. Altrimenti, perchè non invitate Guido per un crash test nel vostro museo o quartiere preferito?
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