Brera di notte. Tutto quello che c'è da vedere

Sono una guida turistica che ha trasformato una passione in un lavoro. Scelgo i luoghi da visitare, cerco tra i miei scaffali e quelli delle biblioteche tutto quel che c’è da sapere. E scendo in campo. Gioco in casa, a Milano e dintorni. Seguono le mie visite guidate bande di visitatori interessati e interessanti. Dialoghiamo, e da una visita nasce spesso un’amicizia. Mi diverto.

Voglio raccontarvi come si può vivere uno dei quartieri più belli del mondo in poco più di due ore. Come muoversi? Dove soffermarsi? “Brera by night – Le stelle dell’arte lombarda” è il titolo del mio tour sharing. Ho scelto la sera perché è il momento in cui nei giochi di tenebra e luce Brera torna ad indossare le sue antiche vesti. Memoria di un passato fascinoso e inquieto, quello di un borgo feudale addossato alle mura cittadine.

SANTA MARIA DEL CARMINE

Si parte da Santa Maria del Carmine, chiesa gotica d’età sforzesca e percorriamo i meandri di via della Madonnina, dal tracciato ancora medievale. Quadrivio dopo quadrivio, le antiche vie San Carpoforo e Mercato ci accompagnano nel cuore del vecchio quartiere braidense. Qui, dove le case ottocentesche a ringhiera, testimonianza di un passato recente da quartiere operaio, si confondono coi più famosi negozi d’antiquariato, le trattorie e i locali alla moda.

FIORI CHIARI E OSCURI

Ha inizio il misterioso legame tra Via Fiori Chiari e Via Fiori Oscuri. Contrade limitrofe, dove i luoghi di preghiera erano circondati da un’infinità di case di piacere che distraevano i fedeli. Si dice che un tempo, su suolo consacrato a Vesta, dea romana della purezza, queste dimore fossero abitate dalle più belle donne in vendita della città.

VIA BRERA

E’ il luogo che oggi ospita la celebre pinacoteca, un tempo occupato da un monastero di eretici, detti umiliati. La facciata gotica a zebrature fu abbattuta nel corso dell’Ottocento per fare spazio al futuro luogo di studi, ma per fortuna Palazzo Cusani è ancora lì. Conchiglie di pietra, festoni e balconate ricciolute, illuminate da riverberi che paiono quasi ispirati alla vecchia filmografia storica di Dario Argento, ricordano le feste in maschera che si organizzavano nella sala grande. Il duplice portone ci riporta col pensiero all’odio tra due nobili fratelli che non vollero mai incontrarsi e ad Antonio Boggia: il killer della Stretta Bagnera, primo assassino seriale d’Italia che qui lavorò come fochista.

LA PINACOTECA

Molti personaggi famosi misero piede a Brera: i Visconti, i Duchi di Milano e i religiosi cardinali della famiglia Borromeo, Maria Teresa d’Austria e suo figlio Giuseppe II. Fu così che il monastero nei secoli visse la sua trasformazione da roccaforte dei gesuiti, studiosi e astronomi eccezionali, all’inaugurazione ottocentesca della pinacoteca. L’imperatore Napoleone Bonaparte, la cui statua bronzea in veste di Marte pacificatore ideata dal Canova troneggia nel cortile interno, vi fece affluire capolavori sottratti ai conventi soppressi di tutta l’Italia centrosettentrionale.

I CAPOLAVORI

Impossibile ammirarli tutti in una sola serata. Ci soffermiamo sulle opere più importanti e su quelle, altrettanto importanti, ma meno noti ai più, dei maestri locali. Ed ecco sfilare un museo virtuale di affreschi medievali staccati dai luoghi d’origine, seguiti dai polittici incorniciati d’oro di Gentile da Fabriano e degli altri maestri del gotico. Scivolando di sala in sala, abbiamo ammirato il meglio del Rinascimento: quello veneto del Bellini e del Mantegna, del Veronese, del Tintoretto e del Tiziano, la scena urbinate di Bramante e Raffaello e quella lombarda del Foppa, del Bergognone e del Luini, il più famoso tra tutti i seguaci di Leonardo da Vinci. Il tempo scorre veloce di fronte a una Cena in Emmaus del Caravaggio, a Rubens, o davanti ai maestri del seicento lombardo: Cerano, Morazzone e Procaccini, che si divertirono a giocare al limite tra amore e morte, tra sacro e profano. Passando attraverso paesaggi, strumenti musicali e parrucche settecentesche arriviamo al famoso ritratto romantico di amanti in costume medievale dipinto da Francesco Hayez. E’ il bacio della buonanotte, prima che si spengano le luci.

UN BRINDISI AL BAR BRERA

Il Bar Brera è a pochi passi dalla Pinacoteca ed è uno dei tanti locali che affollano il quartiere. Qui brindiamo prima di salutarci e darci appuntamento alle prossime visite guidate. “Mostri…di pietra”, “Milano Dark”, “Milano Olimpionica”, e molte altre ancora. Per conoscere il calendario dei miei prossimi tour sharing visitate il sito iloveguido.com. Vi aspettiamo!

 

Marc Pevén

 

 

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