Chi sono?

 

Ciao. Il mio nome è Guido, e sono una guida. Come sono arrivato qui? Innanzitutto sono nato. Da allora é stata una concatenazione di eventi apparentemente senza senso! Lasciate che vi racconti...
 
A cinque anni ero solo un ragazzino sporco e turbolento. Un giorno i miei genitori mi portarono in un museo. All’inizio il luogo mi apparve noioso, poi mi colpì la strana statua di una donna senza braccia dallo sguardo di marmo, la toccai e un allarme suonò.Corsi via dallo spavento. Nella fuga toccai per accidente una piccola statuetta e un vaso. Cominciai allora a immaginarmi una storia: la donna senza braccia mi chiedeva di ritrovarglieli e così partii a cercarli. Corsi, urlai, feci molto rumore, seminai il guardiano e infine fui fuori. Mi divertii tanto quel giorno!
 
A otto anni, ero un ragazzo ingenuo e fastidioso che si stupiva di tutti. Con la scuola, visitammo un museo, e là feci innervosire la guida con migliaia di mie domande stupide, "Hey! Perché la donna non ha le braccia?" "Perché non le fanno le braccia di cera?" "Hey! Se le braccia si trovano nascoste in Grecia, perché non andarle a cercare?". Povera Guida... Ma alla fine, nel rispondere alle mie pedanti domande, anzi proprio grazie alle mie domande la guida abbandò il suo discorso accademico e iniziammo a capirci qualcosa di questa donna senza braccia.
 
A tredici anni pensavo di essere un ribelle. Un giorno, andai al museo a scattare una foto alla donna senza braccia per mostrarla a mia nonna ma il guardiano mi sgridò: "Giovanotto, la fotografia è vietata qui!". Risposi che questa cosa era una sciocchezza. Obbiettò che questa era la regola. « Ma è una regola stupida», gli dissi. Quindi cercai ancora una volta di scattare una foto e così mi buttarono fuori. Tornai un paio d’ore più tardi; la guardia stava dormendo su una sedia, e così, per vendetta, scattai una foto da una posizione tale che sembrava che la sua testa fosse appoggiata sul culo della donna senza braccia. Ora questa foto fa bella mostra di sé su internet dove tutti possono ammirlarla.
 
A diciassette anni ero un amante compulsivo, ma negato. Completamente negato. Uno che invitava le ragazze nei musei, soprattutto quando queste li odiavano. Così ho imparato a trovare nuove parole per farle ridere e sognare, mostrare loro il fascino che si nasconde in queste opere per sorprenderle. Trascorsi molto tempo davanti alla donna senza braccia, fino a quando delle vere braccia iniziarono ad abbracciarmi.
 
A 21 anni ero un completo irresponsabile. Accompagnavo nei musei losche figure, amici miei, gente strana, apparentemente poco adatta a quei luoghi di cultura e storia. Per loro era un pegno da pagare dopo una scommessa persa ma faceva parte del mio piano. Erano rumorosi, inquieti, le persone ci guardavano con fastidio e preoccupazione. Solo il vecchio guardiano era gentile, probabilmente si ritrovava in quella esuberanza. Ridemmo molto davanti a quella donna senza braccia! Di recente, alcuni di loro sono tornati, ma stavolta non obbligati da una scomessa.
 
Oggi ho quasi 25 anni, ma non sono per niente cambiato. Turbolento, ingenuo, disubbidiente, impertinente, irresponsabile,adesso sono la tua guida!
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