Le Gallerie dell'Accademia di Firenze
Le Gallerie dell'Accademia di Firenze
Pochi altri musei al mondo sono legati, come le gallerie dell’Accademia di Firenze, ad un singolo evento che fu decisivo per la sorte del museo stesso: il trasferimento del David di Michelangelo, divenuto simbolo stesso del Museo, dal suo contesto originario, Piazza della Signoria, alle Gallerie nell’agosto del 1873. Ma il trasferimento non fu immediato e indolore: una volta spostato, il capolavoro di Michelangelo dovette attendere 9 anni, rinchiuso in una cassa protettiva di legno, prima di rivedere la luce nel contesto della Tribuna, progettata da Emilio de Fabris, in cui ancora oggi si trova.
In realtà per l’Accademia delle Belle Arti fiorentine, nata a fine secolo XVIII dalla precedente Accademia delle Arti del disegno fondata nel 1563 da Cosimo I de Medici, furono altrettanto importanti altri avvenimenti storici, come la soppressione di chiese e conventi avvenuta a più riprese a cavallo tra ‘700 e ‘800, che determinò l’acquisizione di molte opere spostate dal loro contesto originario.
Oggi la Galleria ospita, nel suo contesto di via Ricasoli, opere pittoriche e scultoree di grandissimo valore, risalenti perlopiù ad un periodo di 400 anni compreso tra XIII e XVI secolo: oltre al celeberrimo David di Michelangelo, opere del Ghirlandaio, di Sandro Botticelli o il gesso del Ratto delle Sabine del Giambologna, l’opera originale è visibile sotto la Loggia dei Lanzi.
Fanno eccezione a questa datazione le opere ospitate nella Galleria dell’Ottocento, una volta corsia delle donne dell’Ospedale di San Matteo, risalenti naturalmente al secolo XIX e utili a testimoniare, nel momento della sua definitiva consacrazione, il legame che intercorreva tra le gallerie museali e l’attività della ottocentesca Accademia delle Belle Arti.
L’Accademia è oggi il quarto tra i musei più visitati, ogni anno, in Italia: scoprile grazie ai tour di ILoveGuido!